D’altro canto i benefici vanno individuati sia tra coloro che sviluppano e vendono il software, sia tra coloro che ne benficiano direttamente.
Rispetto a chi produce il software e lo vende, i benefici potrebbero essere:
- maggiori vendite:
un prodotto più usabile potrebbe essere più facilmente vendibile,
soprattutto se la maggior usabilità percepita (quella che si
immagina prima di usare il sistema – e determinata principalmente
dalla grafica, dal layout, eventualmente da qualche breve clip
video) fa la differenza in chi compra.
- beneficio di immagine:
Un altro aspetto è il fattore competitivo legato all’usabilità:
dimostrando di aver svolto un processo User-Centered Development e
di aver ottenuto certi risultati, l’azienda può disporre di una leva
di marketing che la fa avanzare rispetto ai concorrenti.
Viceversa una cattiva usabilità abbassa la reputazione dell’azienda.
- abbassamento del costo del supporto tecnico:
se il prodotto ha molte feature e in alcune di esse ci sono problemi
di usabilità con un pesante impatto, allora la riduzione dei costi
di supporto sarà elevata.
- riduzione costi di sviluppo:
si evita di rifare cose che si è capito tardi che sono state fatte
male; in certi casi mediante l’UCD si capisce che certe feature non
sono necessarie; si capisce meglio quali priorità assegnare alle
feature.
Ovviamente per ciascuno di questo tipo di beneficio occorre individuare specifici indicatori (KPI) mediante i quali misurarlo.