L’AGILITÀ AL TEMPO DEL COVID-19

Il sole in lontanaza

Soprattutto nei momenti più bui occorre guardare avanti, verso la luce.

A differenza del romanzo di Márquez, sperabilmente non dovremo aspettare “cinquantatré anni, sette mesi e undici giorni, notti comprese” per vedere un po’ di luce dal buio in cui ci ha portati il COVID-19.

Ho sempre pensato che dalle disavventure occorre essere in grado di reagire e imparare qualcosa. Colgo l’occasione di questo post per discutere di come il telelavoro, causato dal COVID-19, influenza lo sviluppo del software, e di come in certe situazioni esso comporta minimi cambiamenti mentre in altre la differenza è notevole e le conseguenze drammatiche. Lo faccio anche illustrando esempi e aneddoti tratti da un progetto che seguo da vicino, SKA software, che vede la partecipazione di 16 team diversi, di 13 nazioni diverse, in fusi orari molto diversi (dal Canada all’Europa, dalla Cina alla Nuova Zelanda).

In questo progetto l’impatto del COVID-19 e del telelavoro è minimo, praticamente ininfluente sul progresso del lavoro.

  • Come mai?
  • Quali sono gli aspetti essenziali che lo permettono?

Provo a distillare alcuni principi.